Dentista e bambini, un binomio che svolge tre funzioni importantissime: favorire la prevenzione, creare un giusto rapporto dentista-paziente anche in chiave futura e, naturalmente, trattare patologie e problematiche peculiari dell’età evolutiva. Ma in che modo?

La risposta a questa domanda trova spazio all’interno di un articolo a firma del dott.ssa Francesca Doria, Odontoiatra e consulente LARC presso Odontolarc Cervino, uscito sull’ultimo numero de Il Monitore Medico, la nostra rivista interna di divulgazione medica distribuita gratuitamente nelle sedi LARC e nelle migliori farmacie del territorio.

Il Gruppo LARC mette a disposizione dei pazienti due centri odontoiatrici d’eccellenza e professionisti con esperienza ventennale nel settore, costantemente aggiornati su metodiche e nuove tecnologie: scopri le sedi Odontolarc Cervino (via Cervino 60, Torino) e Odontolarc Mombarcaro (via Mombarcaro 80, Torino).


L’odontoiatria pediatrica, o pedodonzia, è la branca dell’odontoiatria rivolta alla salute della bocca di bambini e ragazzi. Si tratta di una disciplina che svolge tre importanti funzioni: innanzitutto si occupa della prevenzione nei bambini delle future problematiche inerenti alla salute del cavo orale; poi ha il compito di creare un corretto rapporto dentista-paziente, in modo che quest’ultimo anche nell’età adulta abbia un’interazione serena con l’odontoiatra (in caso contrario trascurerebbe la salute della bocca) e -in ultimo ma non da ultimo- si occupa di trattare i disturbi odontoiatrici peculiari dell’età evolutiva, profondamente diversi da quelli dell’età adulta.

Fin dai primi anni di vita infatti è importante sottoporre i più piccoli a controlli periodici dei denti. La prima visita in età evolutiva (intorno ai 3-4 anni come vedremo in seguito) riveste un’elevata importanza considerando il rapporto operatore-bambino che sin da subito deve seguire i principi dell’approccio odontoiatrico pediatrico. L’esame clinico in odontoiatria pediatrica rappresenta il momento principale per l’approccio diagnostico e, quindi, terapeutico nel bambino.

Sin dal primo ingresso del bambino nella sala di cura, l’odontoiatra pediatrico effettua con estrema attenzione una prima valutazione clinica generale che, corredata dalla raccolta dei dati anamnestici, lo indirizzerà verso una valutazione clinica specialistica.

Il pedodontista è un dentista formato in maniera specifica per avere una particolare capacità nel relazionarsi con i bambini, permettendo loro di sentirsi a proprio agio con le terapie odontoiatriche attraverso l’ascolto, il gioco ed il dialogo. È importante infatti instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con il bambino, oltre a condividere con i genitori informazioni e indicazioni utili riguardanti ad esempio la corretta alimentazione e l’igiene orale, l’uso di ciuccio e biberon e la somministrazione del fluoro.

Ma come si sviluppa l’apparato odontoiatrico del bambino? E quali sono le tappe per la valutazione e le problematiche a cui prestare attenzione? Verso il 6°- 8° mese di vita, nella bocca dei neonati iniziano a erompere i primi ‘denti da latte’: una dentizione decidua che verso i 6 anni di età sarà poi sostituita da quella permanente.

I denti del bambino devono essere lavati e puliti a ogni pasto già al momento dell’eruzione completa del primo dente da latte (quindi sì, ben prima dell’anno di vita!). Ovviamente, inizialmente saranno i genitori ad occuparsene, ma crescendo il piccolo inizierà a comprendere maggiormente e ad essere sempre più autonomo. Sarà a quel punto importante che i genitori lo aiutino a imparare a prendersi cura dei propri denti e anche per questo il professionista può venire in aiuto.

Quello che spesso non si sa è che anche i più piccoli possono soffrire di sintomatologie legate al cavo orale. Curare i denti da latte nei bambini è fondamentale, dal momento che questi denti hanno delle funzioni di primaria importanza: permettere una corretta masticazione e una guida alla crescita dei denti permanenti. Le principali problematiche infantili che si possono riscontrare a carico della dentizione sono legate ad eventuali traumi dentali (come la caduta per eventuali incidenti), le carie o ancora ipomineralizzazioni dello smalto dentale (malattia sistemica definita MIH), un difetto qualitativo dello smalto dentale che dipende da una calcificazione solo parziale e comporta opacità e colorazione gialla o a macchie dei denti. In presenza delle problematiche descritte è opportuno rivolgersi all’odontoiatra indipendentemente dall’età del bambino. In assenza invece di problematiche evidenti, la prima visita dall’odontoiatra andrebbe effettuata intorno ai 3-4 anni. Intorno ai 3 anni infatti cambia l’alimentazione, che -con l’ingresso alla scuola materna- per il bambino è un po’ più ricca di zuccheri e si avvicina a quella adulta.

Occorre poi prendere nota che per i bambini cario-recettivi (cioè tendenti fin dalla prima infanzia a sviluppare carie anche con una buona igiene orale), è possibile avvalersi di terapie specifiche come la fluoroprofilassi e la sigillatura dei solchi dentali. La prima consiste nell’ applicazione di fluoro per prevenire le lesioni cariose e rinforzare lo smalto e le pareti dei denti, favorendo la sua remineralizzazione e la sua resistenza all’azione della placca batterica. La sigillatura dei solchi dentali invece è una tecnica utilizzata per prevenire la formazione di carie che consiste nella chiusura dei solchi dentari attraverso l’applicazione di apposite resine o cementi. La sigillatura è un’operazione semplice, veloce e indolore.

Nel caso invece che il piccolo paziente abbia contratto una carie, è necessario curarla tramite un’otturazione o, nel caso di carie profonda, attraverso una pulpectomia: una tecnica simile alla devitalizzazione del dente, che prevede l’asportazione della polpa.

Uno screening precoce delle funzioni masticatorie e dell’occlusione del bambino consente, inoltre, di evidenziare eventuali disallineamenti dentali o anomalie scheletriche mascellari e mandibolari già in presenza dei denti da latte. In questo modo il paziente viene inviato nel momento più opportuno allo specialista in ortognatodonzia per una terapia ortodontica intercettiva, una pratica preventiva che permette di correggere la cattiva crescita dei denti, delle ossa mascellari e i problemi di malocclusione.

Dr.ssa Francesca Doria, Odontoiatra, Consulente Odontolarc Venezia
Tratto da Il Monitore Medico 04/2023. Leggi il numero completo sul nostro sito.