L’azione delle onde d’urto comporta un incremento dei vasi capillari, con una diminuzione del dolore e l’eventuale riassorbimento dei depositi calcifici.
Le indicazioni più frequenti alla terapia sono:
- “Lesione del portiere di calcio” al fianco (borsite trocanterica) e altre infiammazioni a livello dei tendini e articolazioni (borsiti)
- “Pubalgia del calciatore” (sindrome degli adduttori)
- “Gomito del tennista” (Epicondilite radiale)
- “Gomito del golfista” (Epitrocleite)
- Sindrome del ginocchio saltatore (Tendinite rotulea, parte anteriore delginocchio) e zampa d’oca (lato interno del ginocchio)
- Infiammazione della pianta del piede (Fascite plantare)
- Infiammazione al “Tendine d’Achille” (Achillodinia)
- Tendinopatia della spalla (calcifica e non)
Con i nuovi apparecchi a disposizione la Litotrissia Extracorporea a onde d’urto è pressoché indolore e dura solo pochi minuti.
Il paziente è in grado di riprendere immediatamente le normali attività. Si consiglia, comunque, di evitare movimenti che possono sovraccaricare le zone trattate.
In genere si effettuano 3 trattamenti. Secondo il giudizio del Curante si potrà procedere ad un controllo ecografico (e clinico) a 3/4 settimane di distanza dal termine della terapia per una verifica del risultato ottenuto e per valutare un eventuale proseguimento terapeutico qualora fosse necessario.