Che differenza c’è fra Tac e Risonanza Magnetica? Quando è opportuno effettuare un esame rispetto all’altro? Nel campo della diagnostica per immagini a Torino il Gruppo LARC offre numerose soluzioni per tutti i pazienti e per ogni quesito diagnostico.
Ma qual è il giusto esame da effettuare? Scoprilo leggendo di seguito un articolo a firma del Dr. Andrea Paolino (Specialista in Radiodiagnostica e Consulente Larc), tratto da Il Monitore Medico, la nostra rivista interna di divulgazione medica distribuita gratuitamente nelle sedi LARC e nelle migliori farmacie del territorio.

Tac o Risonanza Magnetica?

Tac o Risonanza Magnetica, agli occhi dei pazienti possono sembrare esami molto simili perché i macchinari – costituiti da un tubo dentro il quale scorre il lettino – si assomigliano molto… Nella realtà però non lo sono.


Per capire le differenze tra questi due esami e che cosa sono nel dettaglio, abbiamo rivolto qualche domanda al Dr. Andrea Paolino, Specialista in Radiodiagnostica, Consulente Larc Venezia, Mombarcaro, Vandalino e Pinerolo Via Martiri XXI.

Dottore, entriamo subito nel vivo: Tac e Risonanza Magnetica, che differenza c’è?

La TAC e la Risonanza Magnetica sono due tecniche radiologiche molto potenti che permettono al medico di visualizzare gli organi interni del corpo e giungere a una diagnosi in molti casi clinici. Entrambe le metodiche sono ampiamente utilizzate e differiscono l’una dall’altra per il meccanismo con cui si ottengono le immagini, il livello di dettaglio delle immagini e la durata dell’esecuzione dell’esame.
La TAC ottiene le immagini somministrando al paziente raggi X e in tempi molto rapidi permette di studiare regioni corporee ampie. Ad esempio, con le macchine più moderne la scansione del torace e addome completo richiede meno di trenta secondi.
La Risonanza Magnetica ottiene invece le immagini applicando al paziente un campo magnetico e radiofrequenza (percepita dal paziente come dei rumori ritmici durante l’esecuzione dell’esame) e in tempi un po’ più lunghi rispetto alla TAC studia una parte specifica del corpo ottenendo immagini che permettono di visualizzare in modo ottimale i diversi tessuti che compongono gli organi. La RM per esempio richiede circa 15 min per studiare l’encefalo.

Tac e Risonanza Magnetica: ci sono differenze nella procedura di esecuzione e nella preparazione all’esame?

Sia per la TAC che per l’RM, in base a quali informazioni si vogliono ottenere, può essere necessario somministrare al paziente un mezzo di contrasto endovenoso durante l’esame e ciò avviene più frequentemente in TAC rispetto all’RM. In questo caso, entrambe richiedono in generale un digiuno di almeno 6 ore.
Per poter eseguire l’esame con il mezzo di contrasto è necessario che il paziente porti con sé i risultati di un particolare esame del sangue, la creatininemia, eseguito negli ultimi tre mesi.
Sia la TAC che la Risonanza Magnetica sono esami sicuri e in nessun modo dolorosi e, dal punto di vista del paziente, la differenza più significativa è la durata dell’esame che in totale è di circa 5 minuti per la TAC mentre in Risonanza Magnetica si parla mediamente di 15-20 min, sino a 45 min per gli esami più complessi.

Questi esami comportano dei rischi? Ci sono dei casi in cui uno o l’altro non sono eseguibili?

Si tratta di esami sicuri: vengono eseguiti seguendo protocolli che ottimizzano la dose di raggi X somministrati al paziente per quanto riguarda la TC e, per entrambe le metodiche, riducono al minimo il rischio di reazione allergica al mezzo di contrasto endovenoso che è un’evenienza non frequente ma che può capitare e per cui si è sempre pronti ad intervenire tempestivamente, grazie alla presenza costante del medico anestesista durante l’esecuzione dell’esame.
La TAC può essere sempre eseguita da chiunque fatta eccezione per le donne in gravidanza e l’unica limitazione é l’eventuale somministrazione del mezzo di contrasto qualora il valore di creatininemia sia troppo elevato. Per quanto riguarda la RM, oltre ai valori inadeguati della creatininemia per la somministrazione del mezzo di contrasto endovenoso, controindicazioni sono il primo trimestre di gravidanza e la presenza di dispositivi elettronici o metallici all’interno del corpo (ad esempio protesi o pacemaker) di non recente fattura, non compatibili con il campo magnetico.

Premesso che l’indicazione all’esame spetta al medico, TAC e Risonanza Magnetica: quando preferire una o l’altra?

In generale possiamo dire che la Risonanza Magnetica non utilizzando raggi X è da preferirsi nei pazienti giovani e quando è necessario visualizzare bene i diversi tipi di tessuti molli, ad esempio nelle articolazioni come spalle e ginocchia o organi come la mammella o la prostata.
La TAC è sicuramente la scelta quando occorre studiare porzioni grandi del corpo in tempi molto rapidi, ad esempio in urgenza in pronto soccorso, oppure quando è necessario visualizzare strutture ad alto contenuto di calcio come possono essere i calcoli renali.

La Risonanza Magnetica in particolare desta spesso ansia e preoccupazione nei pazienti, che in alcuni casi manifestano disagio e claustrofobia… Sono problematiche presenti anche con la TAC? Perché in entrambi i casi i pazienti non dovrebbero avere timori?

In TAC non si riscontrano solitamente problemi quali la claustrofobia, in quanto l’esame è veramente molto rapido e la testa del paziente è in pratica fuori dalla macchina per tutto il tempo di durata dell’esame. Per quanto riguarda la Risonanza Magnetica c’è da dire che le macchine di ultima generazione offrono spazi più ampi per il corpo del paziente rispetto al passato e anche gli esami hanno una durata più breve. È comunque comprensibile che alcuni pazienti si trovino a disagio durante l’esame ma é importante che il paziente sappia che è sorvegliato a vista dal personale sanitario per tutta la durata dell’esame e che l’esame può essere interrotto in qualunque momento.

Dr. Andrea Paolino, Specialista in Radiodiagnostica, Consulente Larc Venezia, Mombarcaro, Vandalino e Pinerolo Via Martiri XXI

Tratto da Il Monitore Medico 02/2023. Leggi il numero completo sul nostro sito.