Le vertigini sono un disturbo comune che può manifestarsi in diverse forme, influenzando significativamente la qualità della vita. Una diagnosi accurata e un trattamento mirato sono fondamentali per ripristinare l’equilibrio e prevenire recidive. La visita specialistica e gli esami vestibolari sono essenziali per individuare l’origine del problema e impostare la terapia adeguata.

Pubblichiamo un articolo a firma della Dr.ssa Elisa Bullano, Specialista in Otorinolaringoiatria, Consulente LARC Venezia, Mombarcaro e Vandalino, uscito sull’ultimo numero de Il Monitore Medico, la nostra rivista interna di divulgazione medica distribuita gratuitamente nelle sedi LARC e nelle migliori farmacie del territorio.

Il Gruppo LARC mette a disposizione dei suoi pazienti visite specialistiche otorinolaringoiatriche, esami vestibolari e percorsi di riabilitazione vestibolare, oltre a consulenze per affrontare e gestire i disturbi dell’equilibrio.  


Con il termine vertigine si intende una vasta serie di disturbi dell’equilibrio che comprendono sensazioni rotatorie (dell’ambiente rispetto all’individuo o viceversa) instabilità, disequilibrio, stordimento. Le vertigini possono essere di breve durata oppure croniche e possono manifestarsi con crisi singole o ripetute. Le cause sono le più diverse, così come i sintomi associati (nausea, vomito, disturbi visivi, cefalea, etc.).

Da questa introduzione si capisce bene come sia estremamente importante fare una corretta diagnosi per impostare un’adeguata terapia medica e/o fisica volta a ripristinare l’equilibrio: il medico otorinolaringoiatra è spesso il primo specialista consultato dal paziente e ha il compito di aiutarlo ad intraprendere il percorso verso la guarigione. La più comune causa di vertigine in campo otorinolaringoiatrico e, in assoluto, è la vertigine parossistica posizionale benigna (conosciuta dai pazienti come la vertigine dei “sassolini” o “cristalli”); le crisi vertiginose sono di breve durata e sono causate dai movimenti della testa sul piano verticale (da supino a seduto o viceversa) o orizzontale (da supino a fianco o da fianco a fianco). L’esecuzione delle cosiddette manovre liberatorie, eseguite sul lettino dallo specialista otorinolaringoiatrico o dall’audiometrista, consente di ottenere una guarigione nell’80-100% dei casi, anche se a volte debbono essere ripetute più volte.

Altrettanto comuni sono le vertigini causate dalla sindrome di Ménière, una patologia caratterizzata da episodi ricorrenti di vertigine rotatoria della durata generalmente superiore ai 20 minuti associati a calo dell’udito, acufeni e a sensazione di ovattamento auricolare. Questa patologia necessita di adeguata diagnosi strumentale e terapia medica.

Esiste poi la labirintite, la cui definizione medica corretta è neuronite vestibolare: a caratterizzare questa patologia è una violenta e improvvisa vertigine associata a instabilità, nausea e vomito. La crisi dura almeno 24 ore e si risolve in giorni o settimane. Può richiedere il ricovero ospedaliero e necessita di un corretto inquadramento e terapia medica. Ci sono poi alcuni disturbi aspecifici dell’equilibrio, meritevoli di attenzione, che vengono affrontati da più specialisti: ad esempio la patologia cervicale, molto comune e non ancora controversa la sua responsabilità nella crisi vertiginosa, è probabile che i dolori cervicali siano la conseguenza della vertigine.

Ci sono poi gli esiti di traumi cranici che hanno sintomi vertiginosi nel 20-50% dei casi, mentre le malattie neurologiche e vasculopatie possono presentare vertigini aspecifiche e disequilibrio. Anche la cefalea può causare crisi vertiginose (più frequentemente nelle donne) che possono essere concomitanti o insorgere in momenti diversi. Nelle cinetosi invece i disturbi vertiginosi sono causati dal movimento, ed è utile un trattamento farmacologico. Viene poi definita presbiastasia, la vertigine dell’anziano che assume numerosi farmaci e ha un disturbo cognitivo. Importante l’aspetto rieducativo per il recupero delle competenze posturali e per la prevenzione delle cadute. Invece la vertigine cronica soggettiva è una patologia non frequente, cronica instabilità associata ad oscillazioni. Importante in questo caso la rieducazione vestibolare. La riabilitazione vestibolare infatti prevede esercizi standardizzati o individualizzati volti a ripristinare l’equilibrio sotto più aspetti. Viene eseguita dal tecnico audiometrista, dietro raccomandazione del medico otorinolaringoiatrico.

In conclusione, è utile consigliare a tutti i pazienti con patologia vertiginosa di programmare quanto prima una visita otorinolaringoiatrica con esame vestibolare (prove strumentali eseguite in ambulatorio) per individuare l’origine della problematica e il giusto percorso riabilitativo e/o terapeutico.


Dr.ssa Elisa Bullano, Specialista in Otorinolaringoiatria, Consulente LARC Venezia, Mombarcaro e Vandalino.
Tratto da Il Monitore Medico 01/2025. Leggi il numero completo sul nostro sito.