La degenerazione maculare legata all’età è una delle patologie più gravi che colpiscono l’occhio: affligge molte persone anziane (ma non solo) e ha un forte impatto sociale. Ma che cosa è esattamente la degenerazione maculare? Quale parte dell’occhio colpisce?
Che cos’è la degenerazione maculare e come individuarla precocemente
La macula è la porzione centrale della retina su cui si forma l’immagine dell’oggetto che si guarda. É la regione anatomicamente specializzata per la visione chiara e distinta e ci consente quindi di riconoscere i volti e i colori, di leggere e di guidare.
Vi sono molte malattie, dell’occhio o sistemiche (ad esempio il diabete), che, se non adeguatamente curate, possono danneggiare la macula. Ciò può portare ad una grave perdita della visione centrale. La più frequente è la degenerazione maculare legata all’età, una malattia cronica con andamento progressivo che può portare a una perdita completa e irreversibile della visione centrale. È la prima causa di cecità legale nel mondo occidentale e in Italia si stima che colpisca circa un milione di individui.
Le due forme di degenerazione maculare
Esistono due forme di degenerazione maculare senile: una secca, definita anche “atrofica”, e una umida, detta “essudativa”.
La degenerazione maculare in forma secca è la più frequente. Essa è caratterizzata inizialmente dalla presenza di depositi giallastri sulla retina (chiamati “drusen”), fino ad arrivare a un progressivo assottigliamento della retina centrale.
La degenerazione maculare in forma umida è invece meno comune ma più invalidante. La forma umida porta alla formazione di nuovi vasi molto fragili che tendono a rompersi, andando incontro a emorragie ed essudazioni di siero.
Come trattarla?
La forma umida può esser trattata con punture intravitreali: viene iniettato all’interno dell’occhio un farmaco che va a bloccare la formazione di nuovi vasi.
Per la forma secca purtroppo non esiste al momento un trattamento efficace: la terapia consiste nell’assumere integratori che vanno a nutrire la retina e nel ridurre i fattori di rischio.
Quali sono i fattori di rischio
Il fattore di rischio principale della degenerazione maculare senile, come dice la malattia stessa, è l’età e i processi degenerativi che inevitabilmente essa comporta. Sono poi coinvolti anche il fumo, l’eccessiva esposizione a luce solare senza protezione e alla luce blu, l’obesità, i disordini cardiovascolari e del metabolismo lipidico e la familiarità.
Dobbiamo inoltre tener conto che la degenerazione maculare non è solo una malattia che riguarda la popolazione anziana. Può insorgere in alcuni casi già a 50 anni, con disastrosi effetti sulla vita lavorativa e sociale del soggetto. Per questo motivo la prevenzione è fondamentale e importantissima.
Come si può prevenire la degenerazione maculare senile?
L’indagine che l’Oculista richiede è la Tomografia Ottica Computerizzata di screening, detta anche OCT. Si tratta di un esame veloce e non invasivo che dall’età di 50 anni in poi può mostrare una patologia iniziale ancora asintomatica, che se trattata per tempo può rendere più efficaci gli interventi terapeutici.
La Tomografia Ottica Computerizzata (OCT) è un accertamento diagnostico non invasivo che, grazie a una serie di scansioni, consente di analizzare con precisione i diversi strati della cornea e della retina e valutare eventuali lesioni: attraverso la rifrazione di un’onda luminosa, questo esame permette di ottenere immagini ad alta risoluzione dei diversi strati della retina e della macula. L’esame è rapido, indolore, privo di complicazioni e si esegue ambulatorialmente in una decina di minuti.
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