Posizioni scorrette seduti ai banchi di scuola o sul divano di casa guardando la tv o giocando ai videogiochi, scarsa attività fisica o crescita veloce sono comuni nell’infanzia e nell’adolescenza ma possono portare a vere e proprie patologie e problematiche posturali. Ma impostare e mantenere una postura corretta è importante fin da piccoli. Ne parliamo con il Dr. Pier Paolo Guido Grillo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Fisioterapia e Riabilitazione, Direttore Tecnico LARC Giordana2.

Cosa si intende per postura?
La postura è il mantenimento del corpo in equilibrio con il minimo dispendio di energia possibile. Questo dipende da due fattori: il primo è anatomo-funzionale -legato cioè alla struttura portante della colonna vertebrale costituita da muscoli, legamenti e articolazioni- mentre il secondo fattore, ambientale, dipende dallo stile di vita e dalle condizioni esterne che influenzano il modo di porsi del corpo in diverse situazioni. Inoltre influenzano la postura anche componenti ereditarie, patologie cliniche e la personalità del soggetto.

Quali sono le problematiche posturali pediatriche?
Occorre distinguere le problematiche posturali dagli atteggiamenti viziati, cioè i vizi estetici dell’adolescenza che alterano statica e dinamica del corpo. Parlando di alterazioni posturali vere e proprie distinguiamo invece i paramorfismi e dimorfismi. I paramorfismi sono le alterazioni che coinvolgono legamenti, muscoli e tessuti molli. In queste la muscolatura si sviluppa in modo disarmonico, a causa del poco movimento e quindi della poca tonicità: si tratta di problematiche reversibili , quindi un bambino se bene educato può correggersi da solo. I “dimorfismi” sono invece alterazioni morfologiche che interessano la componente scheletrica, vere e proprie patologie di stretta competenza ortopedico-fisiatrica. Il trattamento richiede l’uso di tutori (il busto ortopedico) associato a fisioterapia e talvolta addirittura chirurgia.

A quali patologie possono portare?
I paramorfismi sono causati da atteggiamenti viziati, debolezza generale del soggetto associata a sedentarietà, accrescimento veloce in altezza ma non adeguato al tono muscolare, sovrappeso. Questi possono portare a diverse problematiche: dorso curvo, atteggiamento scoliotico della colonna, scapole alate, disassamento arti inferiori, piedi cavo-valghi o piatti. Si tratta di problemi che si manifestano nel periodo dell’età evolutiva e possono interessare la colonna, il piede o il ginocchio. Le statistiche parlano di oltre il 50 % dei bambini che dal primo ciclo della scuola elementare al terzo anno della scuola media risultano portatori di paramorfismi che interessano il rachide, i piedi o il ginocchio.

Come si prevengono queste problematiche?
È necessario seguire due percorsi: uno prettamente educativo, l’altro motorio. Il bambino dovrebbe essere educato il prima possibile ad avere un atteggiamento posturale corretto: ad esempio quando fa i compiti in casa o mentre gioca con gli apparecchi elettronici; sia a scuola che a casa bisogna osservare la postura del bambino da seduto, assicurandosi che il banco e la sedia siano a una corretta altezza ed inclinazione in proporzione all’altezza del bambino. I genitori dovrebbero assicurarsi che gli zaini siano indossati correttamente: il carico non dovrebbe superare il 10 -15% del peso corporeo del bambino che lo indossa, se lo è si dovrebbe utilizzare il trolley. Fondamentale è anche la postura del bambino quando dorme: il materasso non deve essere troppo morbido e il cuscino dev’essere piuttosto basso.
Per quel che riguarda il percorso motorio il bambino deve essere indotto a svolgere attività fisica (a scuola e nel tempo libero), che in fase della crescita contribuisce ad allenare la muscolatura del dorso. A questi accorgimenti è poi utile associare un percorso riabilitativo preventivo di ginnastica posturale assistita, mirata a educare il bambino a una corretta postura sia in fase statica che dinamica.

Che cos’è la ginnastica posturale?
È la terapia principe per evitare che i paramorfismi si trasformino in dimorfismi. Rivolta ai bambini e ragazzi, soggetti ancora in crescita e la cui formazione ossea non è ancora definita e quindi modificabile, è finalizzata non solo a correggere il difetto di postura, ma soprattutto a prevenire un futuro peggioramento (scoliosi, ipercifosi ,iperlordosi, ginocchia fuori asse, etc) poiché permette di modificare gli atteggiamenti scorretti. Questa disciplina prevede esercizi di allungamento delle retrazioni miofasciali, potenziamento dei muscoli deficitari con tonificazione mirata, esercizi respiratori specifici. Riportando elasticità e tonicità alle strutture capsulolegamentose, permette la ricerca della postura corretta sia in situazioni dinamiche che statiche, con miglioramento della coordinazione, percezione e autocorrezione dei difetti posturali e degli atteggiamenti scorretti. Il fisioterapista insegna ai bambini e adolescenti ad avere un controllo sul proprio corpo e sui propri movimenti, migliorando la mobilità articolare, la flessibilità e la tonicità muscolare. Terminato il ciclo di interventi assistiti, le famiglie ricevono consigli su come proseguire l’attività in modo autonomo. Diversi studi hanno dimostrato che, quando i bambini hanno una buona postura fin dalla tenera età , hanno meno probabilità di avere mal di schiena e altri problemi di salute in età avanzata
Prima di iniziare trattamenti di ginnastica posturale, è opportuno sottoporre il bambino a una valutazione posturale fisiatrica, che si compone di un’accurata visita con individuazione di parametri clinici e strumentali, valutazione della statica e dell’orientamento della colonna, dell’appoggio dei piedi e rilevamento di eventuali dismetrie degli arti inferiori

Intervista pubblicata sul Monitore Medico n.4/2019Dr. Pier Paolo Guido Grillo, Specialista Ortopedia e Traumatologia e In Fisioterapia E Riabilitazione, Direttore Tecnico Larc Giordana2