La visita sportiva non agonistica

Corsa all’aperto, bicicletta, calcio o tennis con gli amici, nuoto: a qualsiasi età, svolgere una regolare attività fisica è la garanzia di una vita sana.

In una società sedentaria come la nostra, dove il lavoro richiede sempre meno movimento – basti pensare a tutti coloro che trascorrono gran parte della giornata seduti alla scrivania, fermi davanti al computer – l’attività fisica diventa ancora più importante e, se svolta ad un livello adeguato, può apportare numerosi aspetti benefici sulla salute.

Quali sono i benefici dell’attività sportiva regolare?

Lo sport migliora la salute e il benessere generale. Può ridurre il rischio di ipertensione arteriosa, di obesità, di malattie oncologiche, di cardiopatia e diabete, ma non solo: può essere utile all’umore e a ridurre l’insorgenza delle sindromi depressive. Inoltre, lo sport ha un effetto equilibrante sulle calorie assunte durante la giornata, e risulta quindi utile per raggiungere un peso corporeo ottimale.

Lo sport è ancora più importante per i bambini e ragazzi. A partire dall’età infantile, i bambini possono iniziare a praticare un’attività fisica che favorisca il movimento e la socialità: è dunque uno strumento molto utile per favorire una crescita equilibrata, la socializzazione e garantire un buono stato di salute.

Al momento dell’iscrizione in palestra o in piscina viene richiesto all’atleta di fornire un certificato di idoneità alla pratica di attività sportiva non agonistica. Viene cioè richiesto di effettuare una visita medico-sportiva che attesti lo stato di buona salute del soggetto e la conseguente idoneità (intesa come assenza di controindicazioni) a praticare in piena sicurezza lo sport scelto.

Che cos’è la visita medico sportiva non agonistica

La visita medico sportiva non agonistica consiste in un’anamnesi dettagliata, sia familiare che personale, a cui segue un esame obiettivo con particolare interesse alla funzionalità cardiaca: misurazione della pressione arteriosa ed esecuzione di un elettrocardiogramma a riposo (ECG). Nel caso in cui da questa valutazione iniziale risultasse qualche sospetto, riconducibile ad alterazioni della pressione arteriosa, soffio cardiaco, alterazioni del ritmo cardiaco, anomalie del tracciato elettrocardiografico, etc., vengono immediatamente richiesti degli esami di approfondimento – soprattutto di tipo cardiologico – quali ecocardiogramma, la valutazione del battito cardiaco delle 24 ore (ecg holter), la prova da sforzo massimale (test ergometrico massimale), o viene avviato il soggetto ad ulteriori visite specialistiche .

La visita medico sportiva non agonistica agisce come primo filtro: consente di individuare e approfondire le condizioni di rischio, identificare eventuali condizioni dubbie o patologiche che richiedono la sospensione dell’attività e l’invio del soggetto ad ulteriori esami ed indagini più approfondite. Alcune patologie silenti o asintomatiche possono infatti essere scoperte e individuate da questo primo controllo: la visita medico sportiva non agonistica è dunque un piccolo ma importante check-up con un valore fondamentale in termini di prevenzione.

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La versione completa di questo articolo a firma della dott.ssa Giulia Coletti Moia, specialista in Medicina Sportiva, Consulente Larc Freidour, Mombarcaro, Vandalino, Venezia, è disponibile sul nuovo numero del Monitore Medico: clicca qui.